Nino Barraco anche per i più giovani è leggenda.
Certamente noi che lo abbiamo visto giocare possiamo dire di aver goduto delle sue grandissime giocate, delle sue intuizioni, del suo genio calcististico: davvero uno spettacolo di giocatore.
Nato a Marsala nel 1964 arriva a Trapani nel 1990, ovvero il primo anno del Presidente Bulgarella.
Il Trapani, dopo una penosa annata in C-2 conclusasi con una retrocessione, riparte con una nuova società in serie D. Si rifonda, e Nino Barraco viene scelto nonostante sia preceduto da una fama di giocatore "di difficile gestione". Quell'anno viene diretto prima da Angelo Lombardo e successivamente da Enzo Domingo, e col Trapani che arriva secondo dietro il Gangi, Barraco realizza in campionato 32 presenze e va in gol 7 volte.
L'anno successivo, con la guida di De Petrillo, e successivamente di Ignazio Arcoleo, Barraco totalizza 31 presenze e 11 gol, mentre il Trapani è ancora secondo dietro il Sora.
L'anno successivo è trionfale: il Trapani vince il campionato e Barraco esplode letteralmente trascinando la squadra segnando 24 reti nelle sue 33 presenze. In quell'anno si dimostra davvero giocatore di altre categorie, un giocatore in grado di segnare o far segnare i compagni in qualsiasi momento.
Nella stagione 93-94 si gioca in C-2, ma nulla cambia: Barraco show anche nella serie superiore, col Trapani ancora primo e con Barraco che gioca 29 partite segnando 14 volte.
La stagione successiva in C-1 il Trapani e Barraco ancora protagonisti. Per Nino 31 presenze e 11 reti, e il rimpianto di aver perso i play-off solo nei minuti di recupero.
Con l'eliminazione da parte del Gualdo finisce il sogno, e finisce anche l'avventura in granata per Nino Barraco, che va prima a Catania e poi in serie B col Palermo. Per lui il rammarico di aver calcato troppo tardi palcoscenici che gli spettavano per le sue immense doti tecniche.
Nino Barraco ai tempi della cavalcata vincente in C-2
Nino Barraco esulta dopo aver segnato contro la Juve Stabia.
Il Trapani vinse 2-1 fuori casa e la partita fu trasmessa in diretta
nazionale da Tele+2
A centrocampo prima della semifinale col Gualdo
